Arroccati sulle colline, di stampo medievale, o affacciati sul mare, i borghi pittoreschi, i paesi e i centri storici liguri offrono in ogni stagione un'esperienza unica.
Dedicare un fine settimana alla scoperta di villaggi caratteristici con i buoni sapori della cucina tradizionale è una sempre una buona alternativa ai tuffi nel periodo balneare o un piacevole momento di ricarica per il corpo e la mente tutto il resto dell'anno.
E' un borgo medioevale fortificato e porticato tra i più belli della Liguria. Si snoda su un'unica via fiancheggiata da entrambi i lati da portici che presentano arcate e pilastri dalle forme più diverse e che ospitavano le botteghe artigiane e commerciali. All'interno del borgo si aprono i carruggi con il loro pittoresco andamento e le case fortezza verso l’esterno.
Il ponte sul torrente Neva è uno degli elementi principali del borgo. Meritano una sosta la Parrocchiale intitolata a San Bartolomeo, in cui sono custodite la tela con Vergine e Santi di Orazio De Ferrari e la statua lignea del patrono di Paolo Olivari; il campanile in stile romanico; l´Oratorio intitolato a Santa Maria Nascente; il Teatro Comunale Attilio Quinzio Delfino, situato nella struttura di un’antica chiesa.
E' un bellissimo borgo ligure risalente all'XI secolo. Le caratteristiche abitazioni in pietra del centro storico di Castelvecchio si abbarbicano sul monte quasi a voler raggiungere il castello che si innalza imponente e dominante sulla rocca Barbena da cui prende il nome il paese.Castelvecchio fu protagonista di numerose e travagliate vicende storiche, nonostante questo ancora oggi conserva il suo antico impianto architettonico fortificato. Attraversando il borgo spesso e volentieri la nostra vista cattura angoli non intaccati dal tempo come gli antichi lavatoi e i caratteristici forni che formano gobbe sporgenti visibili dai muri esterni delle vecchie case.
Arrivando a Balestrino non si può evitare di sollevare lo sguardo verso l’alto e venire catturati dall’imponente struttura del Castello che, dalla sua posizione di dominio, vigila ancora oggi sopra all’antico borgo disabitato. Negli anni ‘60, a causa dei continui smottamenti e frane del terreno, si decise di ricostruire un nuovo Balestrino più a valle. Il vecchio borgo venne definitivamente abbandonato dalla popolazione, lasciando alla natura il compito di prenderne possesso. Camminando per le antiche stradine si nota l’erba che progressivamente ha riempito gli acciotolati e le vecchie case vuote e buie emettono un silenzio innaturale. Tutto si è fermato in questo borgo abbandonato, anche l’orologio della Chiesa e l’antica meridiana non segnano più le ore, qui nel vecchio borgo tutto è fermo, muri inanimati che conservano tutta la loro storia riflettendo un alone di suggestione nei vicoli ombreggiati. Ci si aspetta da un momento all’altro di sentire un qualche rumore...
Arroccato sulla collina dell’Orera, il borgo “saraceno” si presenta come un armonioso insieme di quattro diverse borgate, caratterizzate da costruzioni in pietra rosa incastonate in un panorama di roccia e di mare, e collegate da stretti carruggi, mulattiere e stradine - le crêuze - un tempo destinate ai muli e ai carri. Le case addossate l’una all’altra in un armonico disordine di volumi e di masse, sembrano una sola abitazione variamente articolata, che sorge dalla roccia come sua naturale prosecuzione. Di pietra sono i muri delle case, i gradini davanti agli ingressi, i pittoreschi archi di collegamento tra abitazioni prospicienti, gli archivolti e i porticati ricavati a galleria sotto le case, i pluviali dei tetti e le caratteristiche lunette che sorreggono i pergolati, le scale consunte da secoli di transito e la pavimentazione delle mulattiere.
Colletta di Castelbiancoè un antico borgo medioevale arroccato su una collina situato a pochi chilometri dalla costa, immerso nel verde dalla Valle Pennavaire. Fu gradatamente abbandonata dai suoi abitanti e a metà del 1900 si ridusse ad un pittoresco cumulo di rovine. Oggi, le sue case di pietra e le sue viuzze sono state totalmente ripristinate e ancora una volta le sue finestre guardano sulle fasce coltivate ad ulivi e ciliegi della valle. La ristrutturazione del borgo è unica in Italia poiché rappresenta l’abbinamento di un antico estetismo con la tecnologia più moderna, nel rispetto della bellezza delle antiche scale in pietra e soffitti a volta, incorporando in modo discreto l’alta tecnologia contemporanea.
Con i suoi carruggi, le piazzette a mare, i toni rosa-lilla delle case all’ombra protettrice della monumentale chiesa di San Matteo, Laigueglia conserva il fascino di vecchio borgo marinaro che la maggior parte dei comuni liguri rivieraschi ha perduto. Dalla spiaggia che d’inverno si riempie di barche variopinte e di reti, si nota la particolare forma quasi ad anfiteatro dell’abitato, che è l’unico a non aver alterato gran che la sagoma degli edifici, mantenendone i volumi e le altezze. Il cuore antico è rimasto nelle sue piazzette, nei suoi vicoli, nei suoi colori, nel torrione saraceno del 1564, così chiamato perché parte delle postazioni di difesa dalle invasioni piratesche. Degno di nota il Percfest, importante rassegna jazz che, gratuitamente, ormai da vent’anni, per la durata di quasi una settimana, ospita i più importanti nomi del jazz italiano ed internazionale. Si tengono interessanti laboratori di musica e ritmo e jam session con gli artisti fino a tarda sera.
Noli, con la sua tranquilla baia riparata dai venti che termina con il promontorio di Capo Noli, è uno dei più interessanti centri storici del Ponente ligure.
E’ situata in un'insenatura racchiusa tra l'Isola di Bergeggi e l'omonimo capo, Noli si distingue per il suggestivo antico borgo marinaro, considerato uno dei borghi liguri più belli d'Italia, caratterizzato da strette viuzze ,carüggi, molte delle quali sovrastate da archetti portanti. Di particolare interesse la Cattedrale di San Paragorio, sorta sopra una chiesa paleocristiana; il restauro ne riportò alla luce l'aspetto originario in stile romanico lombardo dell' XI secolo.
Caratteristica immagine del paese la barocca Chiesa di San Giovanni Battista o dei Corallini, di cui la concava facciata. Praticabile solo a piedi, il centro storico di Cervo, conservato con i suoi edifici e i vicoletti ciottolati, offre spunto per una breve passeggiata dove ancora oggi è possibile imbattersi in botteghe di artigiani ed artisti locali. Per gli amanti del trekking invece, a monte del paese, attorno a ruderi di epoche passate, le colline sono ricche di boschi di pini e uliveti, percorse da sentieri silenziosi dove godere dei suoni della natura.
Cervo è nota per il Festival internazionale di musica da camera che si svolge sullo scenografico sagrato della Chiesa dei Corallini. Nei mesi di luglio e agosto, ormai da più di quarant'anni, i maggiori artisti d'Europa prendono parte a questa famosa rassegna. Racchiusi in una meravigliosa cornice stellata, il Festival e le rinomate Accademie musicali hanno valso a Cervo il titolo di "Borgo della Musica".
Questo millenario borgo della splendida Valle Argentina fu teatro nel XVI secolo di uno dei più famosi processi alle streghe. Il vecchio borgo, per quanto in parte spopolato e ancora segnato dalle distruzioni operate dai tedeschi nel 1944, conserva un notevole fascino. Molti sono i luoghi che sprigionano un senso ineffabile di mistero, un´adesione alle forze della natura.
Passeggiare dentro i carruggi, sotto volte e archi scavati nella roccia, negli antri scuri di case diroccate, è come tornare indietro nel tempo. Una sorta di sbigottimento medievale prende a percorrere tenebrosi portici, oscuri angiporti, gradinate, strade catacombali annerite dal fumo di secoli.E´ tutto un occhieggiare di segni del passato, di presenze sparite, di blasoni distrutti, di passi antichi che risuonano sul selciato di pietre levigate dall´uso. Da vedere le fontane tagliate nella pietra viva e i ruderi dell´antico Castello costruito dai Genovesi nel sec. XIII per la difesa dei propri confini.