Un’isola rocciosa ricoperta da macchia mediterranea, in cui si fondono natura e storia. Falesie, grotte semisommerse e insenature di suggestiva bellezza consentono e proteggono la vita di specie uniche e particolari, tra piante marine, invertebrati e fauna ittica sempre abbondante: scorfani, murene, gronghi, nudibranchi, e, dopo la primavera, rana pescatrice.
Questo scrigno della biodiversità che si estende per circa 2 chilometri quadrati, tra fondali di coralligeno e praterie di posidonia oceanica, due delle caratteristiche che hanno reso il sito di Interesse Comunitario, è stato istituito come Area Marina Protetta nel 2007
Il pifferaio – Sentiero notturno
Profondità: 18/20 metri
Grado di difficoltà: facile, indicata per neo brevettati ed immersioni notturne
Di particolare interesse scientifico la presenza dell’Oculina Patagonica, specie di madrepore tropicale a scheletro calcareo.
Questa specie, che vanta qui la sua presenza esclusiva rispetto a tutto il Mediterraneo, è visibile grazie la limitata profondità anche a chi pratica snorkeling
La franata – Sentiero archeologico
Profondità 20/30 metri.
Grado di difficoltà: media
Si tratta di una bella parete verticale ricca di spaccature nelle quali si annidano gronghi, scorfani, ed aragoste, il tutto arricchito da nuvole di Anthias.
Scendendo sul pendio di ponente, questi degrada offrendo buona presa a Cerianthus e Spirografi.
L’interesse principale di questo sentiero è dato dalla presenza di reperti archeologici (soprattutto frammenti di anfore).
In prossimità dei trenta metri un gruppo di rocce delimita il confine più profondo: è il regno dei saraghi e dei dentici, impegnati nella caccia ad altre specie.
Il canalone – Sentiero naturalistico
Profondità: massima 32 metri
Grado di difficoltà: impegnativa per sub molto esperti
Possibile presenza di correnti
Di particolare interesse una spettacolare parete rocciosa completamente ricoperta di Parazoanthus ( margherita di mare ).
La parete si estende da una profondità di circa 15 metri arrivando sino a 32.
Sono frequenti gli incontri con Aragoste, Gronghi e grandi Scorfani rossi.
Raro ma possibile l’incontro con enormi e stupende Rane pescatrici immobili sul fondale in attesa di una preda.
Inoltre in alcuni anfratti, alla profondità di circa 20 metri, è possibile imbattersi in piccole cernie e uova di calamaro attaccate alle pareti.
Alla profondità massima sono numerosi i Cerianthus dalle colorazioni variabili tra il bruno ed il giallo oro.
Risalendo incontriamo una zona ricca di spugne e numerose specie di Nudibranchi.
La secca dei gronchi – Sentiero naturalistico
Profondità: massima 28 metri
Grado di difficoltà: impegnativa per sub molto esperti
Possibile presenza di correnti
E’ consigliabile essere accompagnati da guide locali in quanto il percorso presenta difficoltà di orientamento in acqua.